"Trovate una guida e perseverate!" consigli, sogni e Maestri del soprano Chiara Isottonconsigli, sogni e Maestri del soprano Chiara Isotton
Autore      02/01/2021     Interviste    Commenti 0

Oggi Chiara Isotton si trova a Tokyo, precisamente al New National Theatre, e sta per andare in scena con Tosca. Ma trova il tempo anche per rispondere su Instagram ad una mia richiesta di intervista. Il suo messaggio, disponibile e gentile, arriva a confermarmi, ancora una volta, che è proprio vero il detto: "più sono grandi, più sono umili". Ma facciamo un passo indietro. 

Chiara nasce nel 1985 a Belluno e si diploma presso il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Si perfeziona con William Matteuzzi e Roberto Scandiuzzi, frequenta nel 2008 i corsi dell’Accademia Chigiana con Renato Bruson e nel 2009 a Treviso le Masterclasses di Regina Resnik e Maria Chiara. Nel marzo 2013 risulta fra i vincitori del Concorso di Spoleto che le offrirà l'occasione di esibirsi al Festival dei Due Mondi e a debuttare in Tosca. Nello stesso anno entra a far parte dell’Accademia di perfezionamento del Teatro alla Scala e debutta in Teatro come Sacerdotessa nell’Aida diretta da Zubin Mehta ed Alisa nella Lucia di Lammermoor diretta da Stefano Ranzani. Si è esibita all'Hermitage Music Festival di San Pietroburgo, all’Auditorium dei Wiener Sängerknaben, in Corea al fianco di Renato Bruson, a Hong-Kong, allo State Theater di New Brunswick (New Jersey), al Teatro Grande di Brescia, ad Al Ain, al Bolshoi diretta da Tugan Sokhiev, al Conservatorio di Milano ed al Carlo Felice di Genova. 

- Chiara, innanzitutto come stai e come va in Giappone? 
Tutto bene, grazie! Qui in Giappone sto vivendo il mese più bello dell'ultimo anno! 

- Parlaci della produzione di Tosca che ti vede in scena in questi giorni. 
E' una produzione storica del New National Theater di Tokyo. Un'autentica meraviglia! Se contiamo, poi, che sono affiancata da colleghi meravigliosi come Francesco Meli e Dario Solari e che sono diretta da un Maestro del calibro di Daniele Callegari, direi che il pacchetto è completo. E' gioia pura poter cantare in queste condizioni! 

- Come stai vivendo gli spettacoli senza pubblico? 
Qui in Giappone per fortuna il pubblico c'è, al 50% della capienza del teatro, ma c'è! E proprio avere il pubblico in sala, dopo tanto tempo, ci fa rendere conto di quanto sia un elemento fondamentale. L'arte è comunicazione, senza interlocutore che comunicazione possiamo avere? 
Mi consola sapere che l'opera e l'arte sono immortali ed eterne, quindi torneremo con rinnovato vigore e con nuova consapevolezza a godere di queste forme di bellezza dal vivo.

- Chi è stato il tuo più grande Maestro? 
Sarei ingiusta a fare una "classifica" su questo argomento. Ho avuto l'immensa fortuna di lavorare e studiare con grandissimi maestri. Ognuno di loro ha lasciato un'impronta e una traccia indelebile su di me, e sarò sempre grata per questo. Direi, però, che un grande Maestro è il registratore, che implacabile mi mette nero su bianco quanto eseguito in palcoscenico. Cosa c'è di meglio se non imparare dai propri errori?

- Raccontaci la giornata tipo di un soprano in carriera. 
Onestamente non ho una giornata tipo... dipende molto da cosa ho in programma. Cerco comunque di mantenere una mia piccola routine fra yoga e studio. 

- Il sogno realizzato e quello da realizzare? 
Un sogno realizzato è stato cantare alla Scala. Da ragazzina mai avrei immaginato di poter salire su quel palcoscenico! Il sogno da realizzare non lo svelo... altrimenti non si avvera! ;-)

- Un suggerimento da dare ai giovani cantanti che leggono il nostro blog? 
Così su due piedi mi vengono in mente un paio di cose. La prima è di trovare una guida, un maestro, un amico, una persona a noi vicina, che non abbia paura di dire in faccia la verità. Solo così possiamo pensare di andare avanti in un certo modo. "Il medico pietoso" non ha mai fatto bene a nessuno! Ci vuole qualcuno che ci aiuti a capire se la scelta dei ruoli che stiamo facendo sia quella giusta, se stiamo cantando usando bene la tecnica ecc. La seconda è di non abbattersi. Non stiamo vivendo un periodo facile, e sono molto preoccupata per chi in questi mesi si stava affacciando per la prima volta a questo mondo. Perseverate! Non perdete la fiducia nelle vostre capacità e la voglia di migliorarvi e di crescere. 
Auguro a tutti di avere la sana curiosità e la fame di sapere che sono alla base di qualsiasi strada intrapresa. 

Giusi Cuccaro 

Potete seguire Chiara Isotton su Instagram a questo link (link)